Nelle scorse puntate abbiamo visto:
- quanto sia importante il modo in cui costruite il vostro curriculum (prima puntata)
- come inserire le informazioni di base ed il percorso scolastico (seconda puntata)
- come inserire la vostra foto e l'esperienza lavorativa (terza puntata)
Per non dare l’impressione di stare ‘sparando nel mucchio’ bisogna compiere tre azioni fondamentali:
- leggere bene l’offerta
- decidere se questo lavoro vi interessa davvero
- informarsi sull'azienda che propone l’impiego
Queste tre azioni vi aiuteranno ad essere preparati alla stesura del vostro curriculum, perché vi forniranno le informazioni necessarie per colpire il selezionatore laddove serve.
Facciamo l’esempio dell’agenzia di animazione. Le caratteristiche ricercate, di solito, sono:
- presenza curata (che non vuol dire che devi essere bello/a)
- predisposizione alle pubbliche relazioni.
- esperienza di lavoro con bambini.
- pratica di sport o attitudini artistiche.
Il primo punto lo centriamo con la foto.
Per il secondo punto saranno importanti esperienze di lavoro con il pubblico: animatore, barista, cameriere, ricevimento, front office, commessa ecc… che indicano che sai come stare fra la gente e come interagire con essa.
Il terzo punto è molto sottovalutato da chi spedisce curriculum: molto spesso si scopre al colloquio che il candidato ha determinate esperienze e che non le ha scritte perché pensava non fossero importanti. Quando un’agenzia chiede ‘esperienze con i bambini’ ha bisogno di sapere se avete avuto a che fare con quel genere di esseri minuscoli, quindi dovete scrivere se avete fatto l’animatore al centro estivo, in parrocchia, la baby sitter, l’assistenza ai vostri cuginetti piccoli, le feste di compleanno. Questo tipo di esperienze lavorative spesso sono maggiormente apprezzate perché rivelano lati della vostra personalità che molto piacciono ai selezionatori.
Il quarto punto di solito occupa la categoria ‘hobbies’, che molti non mettono nemmeno. Non sottovalutate questa categoria, le vostre passioni dicono molto su di voi e tanti selezionatori guardano questa sezione per valutare se siete dinamici o responsabili o creativi o affidabili, insomma per capire chi siete al di fuori dell’ambito strettamente professionale. Qui potete sbizzarrirvi: scrivete le attività che amate fare nel tempo libero, non esagerate e non mentite. Perché là fuori c’è qualcuno che cerca proprio voi, così come siete, e magari non riesce a trovarvi perché scrivete stupidaggini sui curriculum.
Per chiarire, non vi sto dicendo di non scrivere che avete lavorato in fabbrica se volete fare l’animatore, vi sto dicendo di scrivere le esperienze più significative in relazione al lavoro per il quale vi state proponendo. E’ naturale che se avete sempre lavorato in fabbrica non potete non metterlo, ma ricordatevi che, se vi state proponendo come animatori e avete fatto volontariato al centro estivo del prete, dovete metterlo perché può fare la differenza fra lavorare e non lavorare.
Come regola generale, individuate l’ambito dell’offerta di lavoro (animazione, commerciale, segreteria, organizzazione, manovalanza, ecc…) e adattate la forma del vostro curriculum alla richiesta dell’azienda.
Potete concludere il vostro curriculum spiegando brevemente perché volete questo lavoro e/o perché siete la persona adatta per questo lavoro, in modo da lasciare un ricordo particolare di voi al selezionatore.
Ricordate comunque di essere coincisi: la lunghezza ideale di un curriculum è una facciata e mezza. Non importa, a meno che non sia espressamente richiesto, che il curriculum sia in forma “Euro Pass”, va bene anche se lo scrivete con Word, basta che vi ricordiate di trattare tutti i punti richiesti.
Adesso che sapete come si scrive il curriculum… all'opera! Il mondo del lavoro vi aspetta!!!
Nei prossimi post parleremo di dove e come inviare il vostro curriculum per essere chiamati ai colloqui. Keep in touch!
Per il secondo punto saranno importanti esperienze di lavoro con il pubblico: animatore, barista, cameriere, ricevimento, front office, commessa ecc… che indicano che sai come stare fra la gente e come interagire con essa.
Il terzo punto è molto sottovalutato da chi spedisce curriculum: molto spesso si scopre al colloquio che il candidato ha determinate esperienze e che non le ha scritte perché pensava non fossero importanti. Quando un’agenzia chiede ‘esperienze con i bambini’ ha bisogno di sapere se avete avuto a che fare con quel genere di esseri minuscoli, quindi dovete scrivere se avete fatto l’animatore al centro estivo, in parrocchia, la baby sitter, l’assistenza ai vostri cuginetti piccoli, le feste di compleanno. Questo tipo di esperienze lavorative spesso sono maggiormente apprezzate perché rivelano lati della vostra personalità che molto piacciono ai selezionatori.
Il quarto punto di solito occupa la categoria ‘hobbies’, che molti non mettono nemmeno. Non sottovalutate questa categoria, le vostre passioni dicono molto su di voi e tanti selezionatori guardano questa sezione per valutare se siete dinamici o responsabili o creativi o affidabili, insomma per capire chi siete al di fuori dell’ambito strettamente professionale. Qui potete sbizzarrirvi: scrivete le attività che amate fare nel tempo libero, non esagerate e non mentite. Perché là fuori c’è qualcuno che cerca proprio voi, così come siete, e magari non riesce a trovarvi perché scrivete stupidaggini sui curriculum.
Per chiarire, non vi sto dicendo di non scrivere che avete lavorato in fabbrica se volete fare l’animatore, vi sto dicendo di scrivere le esperienze più significative in relazione al lavoro per il quale vi state proponendo. E’ naturale che se avete sempre lavorato in fabbrica non potete non metterlo, ma ricordatevi che, se vi state proponendo come animatori e avete fatto volontariato al centro estivo del prete, dovete metterlo perché può fare la differenza fra lavorare e non lavorare.
Come regola generale, individuate l’ambito dell’offerta di lavoro (animazione, commerciale, segreteria, organizzazione, manovalanza, ecc…) e adattate la forma del vostro curriculum alla richiesta dell’azienda.
Potete concludere il vostro curriculum spiegando brevemente perché volete questo lavoro e/o perché siete la persona adatta per questo lavoro, in modo da lasciare un ricordo particolare di voi al selezionatore.
Ricordate comunque di essere coincisi: la lunghezza ideale di un curriculum è una facciata e mezza. Non importa, a meno che non sia espressamente richiesto, che il curriculum sia in forma “Euro Pass”, va bene anche se lo scrivete con Word, basta che vi ricordiate di trattare tutti i punti richiesti.
Adesso che sapete come si scrive il curriculum… all'opera! Il mondo del lavoro vi aspetta!!!
Nei prossimi post parleremo di dove e come inviare il vostro curriculum per essere chiamati ai colloqui. Keep in touch!