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28 luglio 2013

Perché lavorare come animatore turistico ?

Cominciamo dall'inizio. 
Lavorare come animatore turistico significa inserirsi in un settore potenzialmente meraviglioso, ricco ed in crescita (ovviamente se fossimo in un altro Stato). 
Ma andiamo per gradi.
Perché lavorare nel settore Turismo?

lavorare come animatore turistico

Ok, fine del post. Avete domande? 
Scherzo.
Certo lo 'skyline' che ci si presenta davanti al mattino quando andiamo a lavorare è sempre molto importante, soprattutto per l’umore, ma ci sono (anche) motivi più razionali ed oggettivi che potete prendere in considerazione al momento della vostra decisione. 
Oppure che potrete usare per presentare la decisione ai vostri cari senza sentirvi dire “trovati un lavoro vero!” perché, ragazzi, nonostante le apparenze, l'animazione turistica E’ un lavoro vero.

Il prodotto.

Iniziamo la nostra analisi dal patrimonio artistico e culturale che possediamo, che è l’oggetto delle attenzioni primarie dei turisti.
Lo so, la sto prendendo larga, ma fidatevi di me: il modo migliore per vincere una partita (in questo caso fare una buona scelta lavorativa) è conoscere bene il campo in cui si va a ‘giocare’.
Il patrimonio artistico e/o naturale è unico e differente per ogni zona turistica; quindi non può essere ‘copiato’ (cosa che ha messo in crisi invece i brand industriali) né può essere trasferito in paesi in cui la manodopera costa meno. Cioè, se hai un albergo a Cesenatico, difficilmente lo sposterai in Polonia. Ed è anche molto improbabile che qualcuno ricostruisca Firenze in Cina… insomma, chi vuol vedere queste cose, deve venire in Italia.

I clienti.

Come saprete, per creare un mercato, oltre ad un prodotto (località turistica) serve un cliente. Bene, sappiate che il potenziale dei clienti nel settore turistico è infinito.

Boato. Grazie.

Sul serio, è infinito. Che tu abbia 6 mesi o 98 anni fai le vacanze, perché il "mare fa bene", perché "viaggiare apre la mente", perché hai bisogno di riposo, perché vuoi staccare dalla routine quotidiana, perché ti gira così. Insomma, le vacanze sono sacre. 
Anche con la crisi: puoi ridurre il periodo, le stelle dell’hotel o la distanza dalla destinazione, ma due o tre giorni di ferie li fanno tutti. E di questo noi, operatori del turismo, ringraziamo tutti i santi conosciuti e sconosciuti almeno 4 volte al giorno.

I numeri.

Ottimo. E tutto questo potenziale, che cosa produce?
Secondo le ultime stime, il settore Turismo rappresenta circa il 9% del Prodotto Interno Lordo italiano. “Apperò” direte voi “non sembra, ma ne produce di prodotto!” E la vostra mente già si è persa nell'associazione fra il P.I.L. e la pausa meditativa che si fa dopo pranzo, sulla tazza. No, non è quello il Prodotto Interno Lordo. Ma vi capisco, anche io non posso fare a meno di associarlo…
In realtà, il 9% è una percentuale bassa, se consideriamo i km di costa, la quantità di monumenti e musei, i parchi, le città d’arte, la capacità ricettiva e l’indotto. Dovrebbe essere almeno il doppio. Ma per ora accontentiamoci, cambieremo il mondo più avanti.

E quante persone ci lavorano? Sarò mica io l’unico pirla (che non è una parolaccia) a volerlo fare, no?
No, infatti. Il Turismo impiega il 10% del totale degli occupati. Significa che una persona su dieci, tra i vostri conoscenti, lavora nel turismo. E probabilmente mangia quel famoso pollo pro capite di cui parlano sempre le statistiche.

L’ambiente.

Riassumendo, state scegliendo di lavorare in un settore il cui prodotto non può essere contraffatto e i cui stabilimenti non vengono abitualmente trasferiti, i cui potenziali clienti sono infiniti, che rappresenta una buona fetta del P.I.L. italiano ed occupa circa un decimo di tutti quelli che lavorano. 
Fin qui, mi sembra che la vostra sia un’ottima scelta.
Ma volete esagerare? Volete fare anche qualcosa per l’ambiente?
Voilà: il turismo è un’attività economica ad impatto ambientale zero.

Applausi. 

Si, non solo non inquina come le fabbriche, ma aiuta a salvaguardare le bellezze naturali…perché tra visitare un parco ed una discarica, voi cosa preferite?  
La farò semplice e non parlerò in questa sede delle certificazioni, i controlli dei fumi, le bandiere blu, le concessioni edilizie, etc, perché voi volete fare gli animatori turistici, mica lavorare al Ministero dell’Ambiente. Sappiate solo che lavorando come animatori turistici, date anche il vostro piccolo contributo ad un mondo più pulito. Bravi. Quindi non lasciate le cartacce in giro che sennò vi rovinate tutto il Karma.

Bene, ora conoscete i ‘pro’ più significativi per lavorare nel settore turistico: approfonditeli, discutetene con i vostri cari, fatevi delle opinioni in merito. E ovviamente non dimenticate il discorso sullo 'skyline'. Eh sì, perché quello che vedrete davanti a voi ogni mattina cominciando a lavorare è di gran lunga più importante per il vostro benessere di qualunque numero o statistica potrete mai leggere su un blog.
Quindi, io adesso vado in spiaggia. 
A presto cari animatori.